Ma che cosa ve ne fate degli scrittori?
Seriamente.
State ancora lì a leggere le storie?
Sono personaggi finti. Inventati.
Non esistono.
Eppure li leggete.
E vi fate raccontare la verità della vita da loro.

Ma voi che cosa vi aspettate da uno scrittore?
Mh?

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  1. Bella la risposta di Giulia. Condivido.
    Dai libri, quindi, e parafrasando la tua provocazione, mi aspetto uno schiaffo di bellezza che, dallo stupore, mi faccia spalancare la bocca e guardare il mondo con occhi diversi.
    V

  2. mauro says:

    i libri si leggono per sognare.. la vita reale ce l abbiamo tutti i giorni…uno schifo.. e io fortunatamente non mi lamento.. anke se fra poco faremo il partito dei disoccupati.

  3. mr.kurtz says:

    Diceva Marx, in un celebre passo della Teoria del Plusvalore, che Milton produceva poesia come un baco da seta fila la sua bava: per lui è mera secrezione corporea, per noi invece (dai maestri cinesi in avanti) prezioso tessuto. Il poeta moderno sa di produrre merce. Cosa mi aspetto da uno scrittore? Che produca una merce – le idee – diversa da ogni altra, sebbene sottoposta al medesimo regime di mercato. Una merce che ha un prezzo, e un valore quantificabile, eppure mai riconducibile ai soli valori d’uso e di scambio. Una merce che anche nel suo esser venduta, o museificata, sia sempre altrove, inafferrabile. Piero Manzoni mise in una scatoletta la sua merda, e ne fece un capolavoro dell’arte moderna. Merda d’artista. Dal baco che fila, all’artista che defeca, la differenza sta tutta nel lavoro, e nel senso. Un baco non lo sa, di creare seta. Manzoni sapeva perfettamente di mettere in scacco un sistema consumista che sarebbe pur riuscito a vendere a prezzi altissimi e ad ammirare il rifiuto del suo ventre. Il riso satanico di quell’uomo di genio, ecco cosa desidero.

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