T

Ti daranno della troia

bocca Emma

Ti daranno della troia, della pompinara. Te lo diranno per via delle labbra che, giuro, non ho fatto apposta a farti uscire così. Mi sei capitata, con quella bocca che è la summa di quella mia e di tuo padre. Più sua però: vedi, lui ha sempre avuto le labbra carnose così, ma a lui non è mai toccato quello che toccherà a te.
Ti daranno della puttana, della succhiacazzi.
Te lo diranno soprattutto se non ti sarai assolutamente sognata di essere disponibile con loro. Te lo diranno per come sei vestita, o per il rossetto che ti sei messa pensando che si, ti sta proprio bene, ed è vero.
Ti daranno della zoccola, della poco di buono. Si aspetteranno che tu sia facile perché con delle labbra così cosa vuoi?
Per loro sarai puttana a prescindere, solo per via di quel broncio naturale che ha la tua bocca. Per loro sarà ovvio che ti debba piacere il sesso orale, andranno di congetture neanche troppo fini.

Labbra da bambola =pompini.
Ti prenderai della troia immediatamente dopo i complimenti che rifiuterai. O ti prenderai della zoccola e basta, solo perché ti piacerà vestirti in modo appariscente, e ci sta visto che ora tutti passano il tempo a dirti quanto sei bella.

Non ti dirò “non te la prendere”; quello te lo dirà tuo padre perché magari nella vita non ci ha fatto caso, e forse anche lui ha fatto complimenti un po’ troppo pesanti a qualcuna che non era interessata a sentire la sua opinione. Lui non ci darà peso, io si, perché ci sono passata attraverso a quegli appellativi gratuiti, a quegli insulti urlati dai finestrini, o scritti sulle pagine di un diario non tuo.

No no, io ti dirò di arrabbiarti, ti dirò che hai ragione a sentirti offesa.
Ti dirò che è un tuo diritto dipingere le tue splendide labbra di un rosso ancora più acceso. Che è un tuo diritto accorciare ancora di più quella gonna, perché ti ho fatta libera, prima ancora che bella. E tu lo devi essere fieramente.
Farà paura a molti, sai? Qualcuno cercherà di rimetterti in riga, di farti sentire sporca o sbagliata. Qualche fidanzatino occasionale cercherà di dirti che non va bene che ti trucchi così, che lui è geloso quindi tu devi cambiare.
Ti chiederà di vestirti in modo diverso, come dice lui, non come vuoi tu. Perché lui ti vuole così e si aspetta che tu lo faccia, mettendo prima i suoi desideri rispetto ai tuoi.

Il giorno in cui succederà qualcosa- il giorno in cui qualcuno si prenderà la libertà di toccarti quando e come vuole – diranno che te la sei cercata.
Succederà. Succederà di certo, purtroppo.
Non so chi sarà a farlo, non so se sarà un parente, o un estraneo… più probabilmente sarà qualcuno che conosci e di cui ti fidi. Approfitterà della fiducia, o penserà che tu sia debole o indifesa, e ti metterà le mani addosso. Dirà che dopotutto sei così bella che non ha resistito, che insomma, anche tu con le tette così fuori, con quel viso così…

Capiterà. Purtroppo posso praticamente dartelo per certo. E non c’è difesa a questo. O meglio, c’è, ma parte da lontano. E il problema non sei tu col tuo rossetto rosso o le tue gonne sbarazzine e le tue labbra meravigliose, amore mio. Il problema sono loro, la loro incapacità di considerarti per quello che sei: una donna libera che ha gli stessi diritti di un uomo.
Sono sincera: appena ti ho partorita, il momento esatto in cui ti ho presa tra le braccia e ho finalmente visto il tuo viso ho pensato che tu fossi bella come una bambola, e la prima cosa che mi sono detta è stato “che labbra stupende”. Già. Subito dopo mi sono detta che sarebbero state un problema, e credimi, lo saranno.
Saranno un problema perché il mondo non è abituato a te, piccola mia. Perché qui fuori credono ancora che qualcosa di così bello debba per forza appartenere a qualcuno. Se lo prendono come diritto. A forza. Oppure lo denigrano, perché se non è loro non deve essere di nessuno, ignorando che quella cosa meravigliosa sei tu, tu e basta.
Perché la libertà fa paura, e una donna libera lo fa ancora di più.
Cercheranno di ingabbiarti, di farti del male, di farti sentire in colpa dell’essere troppo bella. E felice. E tu, tesoro, dovrai essere più forte di tutto questo.
Dovrai essere forte, e cocciuta. Dovrai essere orgogliosa e piena di voglia di vivere.
Non ti fermare per una mano sul sedere, per qualcuno che ti schiaccia in un angolo buio, per qualcuno che ti tocca come e dove non vuoi. Non lasciare che quel respiro dietro di te, quei passi che senti e che vuoi seminare ti tolgano la libertà di passeggiare. Non farti fermare da questo, piccola mia. Fa male, è brutto, è schifoso. Ma non ti deve fermare. Questo non deve farti tagliare i capelli, non deve farti sciogliere il trucco dal pianto, non deve farti cambiare modo di vestire, di essere.
Non deve farti cambiare idea su di te, su quanto vali, e su quanto sei libera.
Serve coraggio, serve carattere.
Non devi avere paura. Non devi avere paura delle cose che possono succedere.
Guardami, e credimi: si diventa più forti. Basta imparare a misurare la mancanza di rispetto e farla diventare rabbia, farla diventare pretesa del proprio diritto.
Ho smesso di contare, da adolescente, gli insulti che mi sono presa per strada perché non amavo sentirmi adulare e fermare da chi non conoscevo.
Mi è capitato di essere toccata da chi non volevo. Quello zio che allunga troppo la mano dove non deve, quel ragazzo che aspetta l’attimo in cui siete soli in palestra per palparti… è brutto. È sporco. Ma non deve spaventarti: deve farti arrabbiare. Tantissimo. Perché non sei tu: sono loro. Non è la tua canotta sudata: sono le loro mani a essere sbagliate. Non è la tua voglia di libertà a essere in errore: è la loro pretesa di controllo travestita da istinto irrefrenabile. Essere toccata quando non volevo è stata una cosa difficile da superare, ma si fa, non preoccuparti. E si impara. Purtroppo è fin troppo facile che accada. E accade. Quando meno te lo aspetti e da chi non ti saresti sognata. Però si supera. Io ho imparato ad arrabbiarmi, a inveire, a fare del male anche con le parole. Devi imparare la grinta, amore mio. Ti diranno che non è femminile, che non è da te.
Invece lo è, eccome.
Arrabbiati, urla, pretendi, chiedi e ottieni. Forza le cose fin dove vuoi perché è un tuo diritto farlo.
La libertà non è scontata, soprattutto quando sei femmina. Quando hai delle labbra così pretendono di diritto che tu sia cosa loro. Usa le tue labbra per la rabbia, per denigrare i loro modi bruti, per disprezzare chi non ti rispetta.
Mordi, sputa, azzanna, insulta. Non risparmiare nessuno.
E sii la regina dei pompini per chi vuoi. Per tutti o nessuno, esattamente come va a te.
E a chi ti dice quello che devi fare o come dovresti essere, rispondi a tono, fiera di essere femmina e libera, tesoro mio.
Perché ti ho fatta così: libera, ancor prima di farti bella.

CategoriesSenza categoria
  1. valo says:

    Tanto di cappello ad un articolo reale quanto appassionato. Voglio sperare che non si avveri mai completamente e che presto saremo tutti liberi di esprimere noi stessi senza timore non tanto delle parole quanto dei fatti che possono arrivare da altre persone, che magari troveranno “la saggezza del popolo” a cercare scuse e catapultare le vittime sul banco degli imputati.

  2. Elisa says:

    Ad agosto divento mamma di un maschietto…non ho la più pallida idea di come si faccia la madre…di un maschio poi!…. ma una cosa la so chiaramente fin dal primo istante in cui il ginecologo mi ha indicato sull’ecografo il pisellino: come l’ho fatto così lo ‘disfo’ (cit. mio padre) alla prima parola o anche solo sguardo denigratorio nei confronti di una donna! E poco mi importa se, quando malauguratamente dovesse accadere, avrà 5 anni o 30!
    La bocca di tua figlia è meravigliosa!

    1. lucia says:

      Anche io sono mamma di un maschietto, un maschietto che ha 10 anni.
      In famiglia e’ stato educato al rispetto di tutti e tutto. Ma ben presto ho imparato che il tessuto di una persona e’ fatto di fili verticali, l’educazione dei genitori e della famiglia verso i figli, e di fili orizzontali, la società, i suoi compagni di scuola, le pubblicità, la televisione.
      E’ stato un brutto colpo sentire parole razziste sulla bocca di mio figlio a 6 anni.
      Non l’ho demolito, non l’ho ridicolizzato, l’ho obbligato a ragionare.
      Poi e’ stata l’epoca delle “ragazze viscide”, ma questo non gli ha impedito di continuare a giocare e innamorarsi delle sue coetanee. L’importante e’ essere li’ per loro e sostenerli nei principi di famiglia, soprattutto con l’esempio.

  3. Sara says:

    io quando finalmente ho avuto la femmina che tanto mi sarebbe piaciuto mi sono messa a piangere per il pensiero di quello che avrebbe dovuto subire solo x essere femmina e mi sono ritrovata a pensare:-speriamo che almeno non le venga il seno come il mio …… ammiro il tuo pensare io ancora subisco e non mi arrabbio abbastanza …..cosa le potrei insegnare a mia figlia??????

  4. Alessandro says:

    Il post è bello e giusto.
    Non toglierei dal discorso anche le donne però. Almeno molte che conosco io non risparmiano commenti sessisti e volgari ad un’altra donna, solo per il suo aspetto fisico o perché appariscente. I pregiudizi spesso non hanno genere.
    Non dovrebbe averlo neanche la fierezza comunque. Fieri di essere esseri umani liberi. E basta.

  5. antonio fragapane says:

    La titolarità dell’articolo presuppone una mancanza di speranza e di estrema sfiducia negli altri, facile banalizzare e annichilire la figura dell’uomo solo dedito al sesso e turpiloquio, mi piacciono le donne, mi piace scopare, ma non mi sognerei mai di umiliale una ragazza, se fossi ragazzo, una donna..per come sono, e lo stesso insegno ai miei figli..per quanto possano essere liberi di esprimersi di desiderare e di volere, ma sempre con una base di educazione, gentilezza e maturità che non esclude essere virili e maschi, ma senza necessariamente dare della troia ad una donna.

  6. Marzia says:

    Che articolo pessimo. Mi sembra tanto come guardare un bambino è uscirsene dal nulla dicendo: “come si fa a voler fare loro del male?!”. D’avanti a frasi simili non capisco proprio come si faccia ad associare la vista di un bambino, al pensiero di fargli del male e allora mi accorgo che quell’associazione sta nella mente di chi ha detto la frase. Solo nella sua mente. Quella persona esprime questo pensiero perché lo sente inaccettabile e lo deve proiettare negli altri. Le persone crudeli.
    Capire questo e applicare lo stesso ragionamento a tutto l’articolo fa molto molto male. Fa paura pensare che una madre possa pensare di sua figlia quello che c’è scritto nell’articolo.

    1. Paola says:

      Grazie per aver scritto queste precise parole!!! Io sono mamma di 3 bimbe ed 1 bimbo. Per quanto alcune parti dell’articolo scritto mi abbiano potuto far male “personalmente”, il sentimento che non mi ha abbandonato, dalla prima all’ultima parola, è proprio la paura!
      Grazie per averlo detto. Pensavo quasi di essere “impazzita”!

  7. Cristina Trevenzoli says:

    Sì, chapeau. Sì, potente. La settimana prossima lo leggo nelle mie classi. Perché non hai idea di quanto le mie ragazze abbiano bisogno di sentirsi dire queste parole. Grazie.

  8. Luca says:

    Onestamente è facile essere “pro” in questo caso ed empatizzare, perchè c’è una mamma che difende preventivamente e con grande passione la sua bambina dai mali che una società ancora indubbiamente sessista e maschilista per molti aspetti, le potrà riservare. Se fosse una pagina di un libro la comprenderei, ma premettendo che sono una persona molto attenta e partecipe alla causa femminile molto più della media dei maschi che conosco, mi permetto però in questo caso di esser un po’ bastian contrario, anche a rischio di esser qui linciato perchè immagino mi trovi forse qui in una sorta di “club misandrico”. Indubbiamente ci sono appunto questi uomini che lei descrive ancora purtroppo, e spesso sono quelli che hanno meno successo con le donne o che hanno un’educazione e dei principi molto discutibili a riguardo, figli comunque spesso di una ignoranza generale. Però qui leggo un articolo a senso unico in cui i maschi vengono descritti tutti indistintamente orchi e in cui c’è una focalizzazione/ fissazione sull’oralità accentuata, forse anche perchè uno degli aspetti più facili in cui rintracciare il vessillo del maschilismo/sessismo. Immagino che lei avrà avuto purtroppo le sue personali esperienze negative e dunque i suoi buoni motivi per effettuare questo transfert su sua figlia, ma da parte mia ripeto, vedo ancora sì diversi uomini per cui vale la pena di combattere la causa del rispetto tra i sessi in tutti i suoi aspetti, ma vedo anche molti maschi (e forse parlo anche un po’ per esperienza personale) che non sanno più come approcciare una donna a cui sono potenzialmente, seriamente e onestamente intenzionati, e sono forse quelli appunto più seri, onesti e rispettosi, fino a rinunciarvi col tempo perchè non riescono a rendersi magari interessanti e attraenti agli occhi femminili, mentre uomini più decisi e con modi che esprimono una determinata mascolinità sembrano avere notevolmente più successo. Anche questo è un inferno silenzioso e forse taciuto per via della minor propensione all’esposizione verbale personale dei maschi in genere e forse per i tempi che corrono in generale. Mi scuso e spero di essere stato perlomeno comprensibile nell’esporre questo mio pensiero.

  9. Pingback:ilblognoiosopergentenoiosa

  10. Elisabetta says:

    Mi sento in obbligo di lasciare un commento!
    Ho le labbra che sono due volte le tue, e io adoro le mie labbra! Mi dispiace se la vivi così male, e se hai avuto la sfortuna di avere intorno a te solo uomini di merda, ma per fortuna non a tutti succede ciò, quindi non mi piace
    molto questo generalizzare.
    Non ho mai ricevuto battute di questo genere, complimenti e apprezzamenti sicuramente, magari qualcuno un po più malizioso ma sempre nel massimo rispetto e nello scherzo!
    Poi vorrei aggiungere che il comportamento dei ragazzi verso di noi è anche riflesso di come noi ci poniamo con noi, se siamo insicure di qualcosa lo trasmettiamo e di conseguenza poi ci ritroviamo in queste brutte situazioni!
    Quindi al posto di arrabbiarsi ecc ecc iniziate ad essere più sicure di voi, sentitevi meravigliose, forti, all’altezza di tutto e tutti, state certe che lo trasmetterete anche a chi vi sta intorno e otterrete più rispetto!

  11. Latinlover says:

    Hahahahahaha………. Le donne vivono in un mondo tutto loro, e ormai da uomo mi ci sono messo il cuore in pace…… cercare di far capire le cose alle donne più che impossibile è INUTILE. Questo preambolo per dire che, come sempre, le donne trovano le scuse più disparate per motivare qualsiasi minchiata a sé stesse e al proprio sub-conscio. Perché dico questo? PERCHÉ A DARE DELLA TROIA A QUALCUNA NON SONO GLI UOMINI MA LE ALTRE DONNE.

  12. Ste says:

    “E sii la regina dei pompini per chi vuoi. Per tutti o nessuno, esattamente come va a te.” Va bene tutto, ma dire “se vuoi comportarti da ragazza facile fai pure” mi sembra un pelo azzardato

    1. Eleonora says:

      Il punto di quella frase è proprio sottolineare che una donna, indipendentemente dalla “ricchezza” della sua vita sessuale, non è mai una facile, ma è una donna che ha libertà sessuale e ha il diritto di fare quello che vuole, con chi vuole e nelle quantità che vuole.
      Non per questo deve essere associata alla descrizione degradante di ragazza facile, perché un uomo con una vita sessuale altrettanto intensa non sarebbe mai giudicato un ragazzo facile.

  13. Antonella says:

    Sono mamma. Di due maschi. E non sai quanto avverta prepotentemente la responsabilità di far crescere due uomini per bene. Di sicuro, per l’esempio che hanno in casa, non vedranno mai la donna come un essere sottomesso, una “cosa” di proprietà di un uomo…spero che questo basti, insieme ai valori di rispetto insegnati loro, insieme all’intelligenza che fortunatamente non gli manca e all’esempio di un padre che mai è poi mai farebbe apprezzamenti volgari su una donna (non in sua presenza, per lo meno ).
    Tu hai scritto cose forti e tristemente vere, che in tante (tutte?) abbiamo passato, provato, vissuto…che dirti?? Spero che ad ogni generazione ci siano sempre più uomini-uomini e sempre meno maschi-animali.

  14. Prostagmatos says:

    Eh ragazzi, ma fate sul serio? Ma non vi sembra di esagerare?
    Escludendo il fatto che la lettera è scritta in modo veramente volgare, non mi sembra molto carino che una madre parli alla propria figlia in questo modo. Le sta praticamente dicendo: non importa quanto sarai intelligente, risoluta, indipendente e capace, il giudizio riguardo il tuo aspetto da parte degli idioti che abitano questo mondo sarà negativo, i maschi (e solo maschi, ricorda benissimo, dato che voi femmine siete del tutto incapaci di compiere qualunque tipo di atto deplorevole) a volte vorrano avere rapporti sessuali con te solo perché sei per loro attraente sessualmente e alcuni di loro, oltre che inopportuni, sono anche maleducati e non risparmieranno qualche parolina offensiva che ti ferirà.
    Io, se avessi una figlia preferirei insegnarle a non essere schiava del giudizio altrui e a vivere la propria vita pensando solo a se stessi e alle persone a cui si vuole bene, non capisco perché qualcuno dovrebbe arrabbiarsi per quello che hanno da dire gli altri sul proprio conto. (Secondo me questa mamma nasconde qualche scheletro nell’armadio 😉 )

    1. KS says:

      …..guarda che ha detto esattamente questo nella sua lettera, usando e dipingendo situazioni e pensieri che sono stati suoi da ragazzina.
      Ma forse ..ti sei fermato alle parole volgari….

  15. Francesca says:

    Mio Dio ma davvero siamo ancora a questo livello in Italia?! Come sono felice di far crescere i miei figli all’estero allora!

  16. Sonia says:

    Ehm… Valeria tesoro puoi cancellare perfavore alcuni commenti da sotto a st’articolo? Dai… se li cancelli altra gente non li legge e se uno lo pensa ma vede che nessun’altro ecetto lui lo pensa cambierà idea. Sai come è fatta la gente no?

  17. Francesca says:

    Libertà non è ostentare la propria bellezza con trucco pesante e minigonne (anche se volendo lo si può anche fare). Libertà è non essere schiavi dei propri antichi traumi e del proprio veleno emotivo, tanto da dipingere ogni esperienza della vita, anche quella bellissima della scoperta della relazione con l’altro, con i colori di quel veleno. Da qui esce una vera e propria maledizione.
    Io vedo molta sofferenza in tutto questo, altro che libertà.

  18. Stefano says:

    Qui il problema è la mamma, non la figlia e nemmeno la società.
    Ho cresciuto serenamente tre figlie femmine e non ho trovato questo branco di lupi pronti a dire le peggio cose a loro.
    Da padre e genitore non condivido una virgola di questo farneticante articolo.

    1. Carlotta says:

      Posso permettermi di dirle una cosa stefano?
      Sono una donna normalissima e di pari passo vanno i miei costumi, ma mi hanno dato della puttana e della pompinara senza che io nemmeno sapessi in cosa consistesse.
      Ho sofferto molto, ma mio padre non sa nulla.
      Non sa quante cose schifose mi hanno detto, non sa quali proposte viscide, quali commenti e quali offese quando rifiutavo.
      Mio padre non sa perché non volevo farlo soffrire, mio padre non sa perchè il suo sguardo di rabbia e di sfrustrazione per non avermi saputo proteggere dal mondo mi avrebbe fatto soffrire più di mille insulti.
      Ho sopportato e ora mi sento una roccia per quanto riguarda i commenti degli altri, sono diventata forte anche grazie alla alla voglia di non far star male lui.
      E se un giorno mi chiederà “ti hanno mai dato della puttana? Dimmelo se é cosí” io risponderò
      “A me? Che ci provino solo…”

    1. Enrico Rossi says:

      ma infatti, io sta causa-effetto non ce la vedo. la sfortuna di essere belle poi… io alle medie e alle superiori ero un cesso, ogni volta che facevo qualche timida avance a una ragazza quella mi rideva in faccia e sentivo spesso che mi prendevano in giro alle mie spalle. ora ho due bellissime figlie femmine ma se avessi avuto un figlio maschio che dovevo scrivergli? ti diranno che sei un gabinetto, ti rideranno in faccia quando ti innamorerai di loro ecc… oppure non sarebbe meglio avere fiducia nella natura umana e sperare che invece gli tocchino persone più intelligenti ed evolute di quelle con cui ho avuto a che fare io?

  19. Ella says:

    Oddio, ma che madre è questa? Prepara un futuro di paure e di depressioni a sua figlia. Dovrebbe incoraggiarla, darle entusiasmo, farle capire che lei le sarà sempre vicino, invece di prospettargli un futuro fatto solo di orchi e disperazione.

  20. Marcella says:

    Cara,

    credo tu debba insegnare – anzitutto a te stessa e poi a tua figlia – che la vera libertà risiede nel cervello e non nella scelta di poter mostrare la propria bellezza.

    Ce lo insegnano donne di grande calibro come furono Margherita Hack e Rita Levi Montalcini. E tante altre come loro.

    Ti lascio una frase di Braveheart che a suo tempo mi colpì e che ti invito a guardare e comprendere.

    William Wallace, il protagonista della trama del film, è appena rimasto orfano e solo. Suo padre e suo fratello hanno infatti perso la vita in difesa della libertà scozzese.
    Dall’Europa giunge uno zio, che si prenderà cura di lui: è un uomo colto, istruito, che parla in latino.
    William è piccolo, indifeso e accecato dalla rabbia (la stessa di cui tu parli): questa rabbia lo spinge ad ammirare con avidità e brama di possesso la spada.
    Ma lo zio, che coglie questa rabbia e ne ha “esperienza”, gli dice così:

    “Prima impara a usare questa (e gli tocca la fronte), poi ti insegnerò ad usare questa (e indica la spada)”.

    La nostra unica arma è la cultura.
    Buona vita

    1. G. says:

      Sono l’unica che fatica a prendere sul serio un commento che esalta l’importanza della cultura citando Braveheart?

      Insegnare l’importanza del “cervello” alle figlie, ma di cosa stiamo parlando? Il cervello servirebbe a voi, per farla finita una volta per tutte con questa delirante dicotomia che oppone bellezza e libertà sessuale ad un qualche supposto concetto di intelligenza che, nel caso di questo articolo, non sarebbe davvero necessario tirare in ballo. Cosa c’entra, di grazia? La lettera (che più che volgare ho trovato eccessivamente enfatica, se proprio vogliamo) fa riferimento ad una problematica ben precisa e non vedo in che modo l’auspicio di questa donna (ovvero che sua figlia in futuro prenda coscienza della sua capacità di attrarre e che impari a farsi rispettare) entri in collisione con un fervido sviluppo del “cervello” della bambina.
      Quando tu dici che “la vera bellezza risiede nel cervello” stai implicitamente affermando che chi ha coscienza del proprio aspetto e, perchè no, sceglie di ostentarlo, non possa essere al contempo una persona valida sotto altri punti di vista.

      Io sogno schiere di ragazze forti, che conoscono la filmografia di Pedro Costa, indossano la minigonna, fanno tutti i pompini che vogliono e rimettono in riga chiunque si azzardi a giudicarle per questo. Per fortuna ce ne sono parecchie.

  21. Max says:

    Sono d’accordo con il senso del post, e anche con il registro scelto dall’autrice, perché i messaggi possono e devono essere veicolati in modo che arrivino dritti allo stomaco. Per filosofeggiare ci sono altri momenti e spazi.
    Ecco: poi, sta all’intelligenza del lettore e della lettrice comprendere che l’autrice sicuramente non intendeva far passare il messaggio che tutti gli uomini hanno questi pensieri, questi comportamenti, questi atteggiamenti mentali e queste parole verso le donne. Per far meglio passare questo messaggio, personalmente avrei dedicato due righe di numero alle donne che danno delle zoccole (o sinonimi) ad altre donne. Ce ne sono tante, tantissime che lo fanno. Per invidia della bellezza (sei più bella e piaci di più agli uomini), per invidia della libertà (ti senti più libera di fare ciò che tu vuoi e tu scegli, io invece ho scelto di limitarmi di più, per cui tu sei una poco di buono), o per altro di più imperscrutabile, ma lo fanno. Ma forse l’argomento meriterebbe addirittura un post a parte.

  22. Claudio says:

    Al di là dell’eccessivo “preventivo pessimismo”. trovo il testo di una tristissima volgarità gratuita.
    Il commento poi della sig.a Cristina Trevenzoli, che promette di leggerlo in classe “alle mie ragazze, che hanno bisogno di sentire QUESTE parole” mi lascia allibito.
    Io dico che NESSUN maschio, scrittore o no, si sognerebbe mai di dar sfoggio di tale concentrazione di termini volgari, mai..

    1. Carlotta says:

      Nascondere i termini volgari è secondo me semplice perbenismo!
      Nessuno si è mai risparmiato di darmi della puttana perché era un termine volgare, questa madre fa benissimo a preparare la figlia a quella che é una REALTÁ!
      Lei si è mai sentito chiamare puttana?
      Lei si è mai sentito dire pompinaro quando nemmeno saperva cosa volesse dire?
      Questa è la realtà, coprirla con un superficiale ed estetico perbenismo é inutile.
      Prima o poi tutte dobbiamo fare i conti con quelle parole, meglio essere preparate, perchè fanno male, glielo assicuro

    2. Rossana says:

      Perfettamente d’accordo.
      Per la signora autrice del post: sa a chi ho sentito dare della pompinara? A ragazze che pur di piacere lasciavano intendere di esserne molto capaci, poiché avevano da mostrare ben poco a livello di intelligenza, arguzia, spirito.
      Ci sono di contro molte ragazze belle, raffinate e con belle labbra che non vengono appellate in questo modo, perché preferiscono mettere davanti altre loro qualità.
      Infine, se trovate uomini di così poco conto e date loro confidenza, il vero problema è vostro.

    3. Marco Stizioli says:

      Il signor Claudio non si ricorda di Bossi, Salvini, Berlusconi, De Sade e aiutatemi voi ad aggiungere altri millemila uomini che hanno usato termini volgare

    4. Irene says:

      Come si vede che sei un uomo.Qui dovreste tacere tutti. La signora che vuole leggere questo ai suoi alunni fa bene, anzi benissimo.Per chi sa leggere e comprendere, per chi sa cosa si prova o per chi sa mettersi nei panni di una 17enne come me, circondata da uomini che sembra che vivano ancora nel settecento, a cui devi dimostrare che oltre al sedere e dei bei capelli biondi c’è di più, che dietro i miei occhi verdi c’è un mondo fatto di amore, intelligenza,femminilità,dolcezza,sensibilità, arroganza portata da voi uomini che troppo spesso non capite, che umiliate perché tanto a voi nessuno farà mai niente. Insomma sono piena di tante cose che devo essere LIBERA di donare a chi voglio, quando e come voglio senza sentirmi sbagliata. Un immenso grazie a questa maestra, un immenso grazie a te che dirai queste cose alla tua piccola e meravigliosa creatura, un immenso grazie a chi da educare i suoi figli maschi o femmine che siano ad essere liberi senza fare male a nessuno, sopratutto alle donne !!!

  23. Ettore says:

    Oddio, comprendo il senso e lo condivido pure ma, magari, potresti dire a tua figlia (e a tuo figlio se ce l’hai o lo avrai) anche: studia, impara, stupisciti della vita e delle sue meraviglie (il sesso è una di queste) e tutto il resto poi viene da se…
    Non dico che non esistano pregiudizi di sorta legati al sesso, ma che per superarli il discorso deve essere più ampio e deve contenere gli strumenti per farlo.
    Altrimenti il rischio è che parole come queste:
    “E a chi ti dice quello che devi fare o come dovresti essere, rispondi a tono, fiera di essere femmina e libera, tesoro mio.” si trasformino in un vuoto e banale: “fai quel cazzo che vuoi quando cazzo vuoi”.
    Senza gli strumenti per comprendere i contesti della vita si rischia di non avere alcuna libertà tranne quella dell’ignoranza, e di fronte all’ennesimo pregiudizio non si ha alcuna risposta se non andarsene via fieri e dritti (cosa buona e giusta), ma senza sapere bene perché…

  24. Diplo says:

    Personalmente questo testo mi sembra solamente un modo di dire: “Ehi, mondo: ho fatto una figlia bella! E quanto è bella mia figlia?”. Vantarsi davanti agli altri dei propri figli è sempre stato un atteggiamento che mi ha dato fastidio. Pensavo che mi passasse ora che sono quasi genitore, invece continua a darmi fastidio… 😀
    Una domanda: perché hai stretto una relazione con un uomo che direbbe: “non te la prendere” e che “forse anche lui ha fatto complimenti un po’ troppo pesanti a qualcuna che non era interessata a sentire la sua opinione”? Non sono forse questi gli uomini che stai denigrando?

  25. Elena says:

    Mancano 2 parole chiave in questo articolo: PARLANE E DENUNCIALI.
    A 11 anni ero timida e riservata e facevo fatica ad accettare di avere un seno prosperoso, figurati quando un paio di compagni di classe hanno iniziato ad allungare le mani. Non dicevo nulla a nessuno, tenevo dentro, certo miravo a spaccargli il naso ma sarebbe bastato parlarne coi genitori e gli insegnanti. Per fortuna la prof di italiano era in gamba e ha capito tutto, una volta spiegato il problema ha iniziato a fare lezioni di educazione sessuale. Hanno smesso immediatamente di infastidirli e la prof così facendo ha salvato me e ha trasformato due ragazzini a cui nessuno aveva spiegato il rispetto.

  26. Giulia says:

    E se con la pubertà diventasse grassa e brufolosa? Leggendo questo articolo penserà che forse era meglio crescere figa e sorbire qualche insulto sessista piuttosto che non essere filata da nessuno ed essere cresciuta con una madre che l’ha caricata di aspettative.

    Pensaci.

  27. Daniela says:

    Bel testo,ben scritto. Una cosa mi turba, dobbiamo essere fiere di essere DONNE e non femmine, opporci con il nostro essere,anche con forza,con rabbia e grinta se necessario,ma autodefinirsi femmina che non è femminile,ma la versione razzista dei maschi,si proprio coloro da cui tua figlia si dovrà guardare,quelli che sono facili avtutti quegli atteggiamenti sbagliati che le femmine gli permettono di avere,di esercitare e che li portano a voler sottomettere un essere libero e meraviglioso.

  28. paola says:

    boh. chi le darà della pompinara della succhiacazzi? un’ autocelebrazioneper aver fatto una figlia secondo lei, bella? in più fa passare tutti gli uomini per porci e maschilisti visto che i nomi di chi eventualmente secondo lei insulterà sua figlia, non li fa. quindi prevede, asserisce una preveggenza che si avvererà nei confronti della figliola dalla boccuccia deliziosa per nascita ma non fa i nomi e i cognomi di chi darà della troia a sua figlia. bella lezione di qualunquismo.ogni scarrafone è bello a mamma sua. non condivido per nulla lo scritto lo trovo di estremo cattivo gusto e ne ho le palle strastra piene delle femministe che spesso sono stracciacazzi più che succhiacazzi. adesso vado a scrivere una lettera dove invece insegno a mia figlia a fare un meraviglioso sesso orale all’ uomo che ama e a concedergli anche il sesso anale, perché in amore quando è vero ci si offre.

  29. Elena says:

    Diversamente dalla madre, io non ho la presunzione di sapere già che cosa succederà nella futura vita di questa bambina. Sono preoccupata però per il fatto – questo purtroppo certo e irrisolvibile – che a questa bimba sia toccata in sorte una madre amante del “drama”, che si è già fatta il film mentale della vita della figlia, dando per certe una serie di esperienze drammatiche che manco Elephant di Lynch. Sempre peggio, per accrescere il pathos. “Mordi, sputa, azzanna, insulta.” Certi modelli comportamentali negativi non conoscono genere, sono negativi e basta e sono dell’opinione che non andrebbero di certo incoraggiati. Che non è “mordendo, sputando, azzannando o insultando” che i problemi di discriminazione di genere si possono risolvere. Non a lungo termine di sicuro.
    Qualcuno tra i commenti fa notare la possibilità – che l’autrice non ha minimamente considerato perché ha già deciso che sua figlia deve diventare la Bellucci degli anni duemila, evviva le aspettative – che questa bambina si interessi ad altro, o che sia lesbica, o che si interessi al cibo in una misura tale da renderla oggetto di commenti distanti anni luce da quelli descritti dalla madre. Non oso immaginare la reazione che potrebbe avere nel rileggere ciò che la madre prefigurava per lei quindi. Sua figlia sarà libera anche di viaggiare spero, di conoscere uomini cresciuti con valori diversi da quelli conosciuti dalla madre, e di accorgersi che non tutte le società li promuovono.

    1. CloseTheDoor says:

      “interessarsi ad altro o che sia lesbica”, si parla dell’interesse degli altri quando tu non hai ancora deciso se interessarti agli altri. A me hanno messo le mani addosso che ne avevo 10. Non sono certa che capiterà a mia figlia sicuramente a 10 anni, ma statisticamente è molto probabile che un brutto giorno mi racconterà che qualcuno le ha messo le mani fra le gambe, o peggio. Devo essere preparata a quell’eventualità. Non mi fascio la testa ma qualche strumento bisogna darglielo prima, non aspettare il dopo.

    2. Albe says:

      Anche perché non necessariamente gli uomini sono tutti stronzi, possessivi, lerci. C’è una possibilità, pensate, che sia veramente le “la troia” (virgolettato per un motivo ovviamente). Sembrano stronzate femministe 2.0. Relax. E pensate a farla educata, se é intelligente tutto il resto non serve

  30. CloseTheDoor says:

    Quando è nata mia figlia mi sono domandata sul serio se avevo più paura a vederla crescere bella o brutta: è peggio brutta perché la sfottano stile Rosy Bindi, oppure bella-bella-bella e avere paura per la sua incolumità? Capisco profondamente tutte queste parole benché da bambina e ragazzina fossi un cosiddetto “tipo” , cioè né bella né brutta, ho avuto più di una esperienza di uomini che hanno allungato le mani. Ho letto nella tua pagina FB che qualcuno teme i nerboruti abbronzati con gli occhiali da sole, i miei erano pallidi, flaccidi, e approfittavano dell’ingenuità di bambine di 10-11-12-13-14 annii. Per fortuna sono state esperienze isolate e non continue nel tempo. Ho preso paura e nausea e come quasi tutte le donne, ho imparato che devi essere SEMPRE all’erta perché l’aggressione è dietro l’angolo.
    A dire il vero, non conosco nemmeno una donna che non abbia avuto esperienze di questo tipo, e adesso capisco la prudenza delle famiglie di una volta che non lasciavano entrare nessun parente stretto, né tantomeno uscire di casa le femmine. Il problema è che anche chiudendo le femmine sotto chiave non puoi proteggerle perché – come tutte le donne sanno – il viscido orco può essere un cugino, uno zio, un amico di famiglia, un educatore, qualcuno insomma di cui ti fidi.
    Penso che le bambine vadano preparate a eventualità di questo tipo, ed è difficilissimo farle senza spaventarle. Nel mio piccolo sto spiegando alla mia (6 anni) che quando una situazione non le piace, deve mollare e scappare, e che nessuno deve obbligarla a giocare, se non vuole. E le insegno che è bella e FORTE, fisicamente forte, e spero che nessuno le dirà mai che è poco femminile e deve mostarsi poco forte, e cercherò nel mio piccolo di dare l’esempio. Sono piccoli mattoni ma servono.
    Ti abbraccio

  31. Enrico says:

    articolo reale e appassionato… certo, è normale, tutti gli uomini usano questo linguaggio sempre e comunque. A questa fiera di luoghi comuni manca solo che se vediamo una in gonna la stupriamo, quello no? non ce lo mettiamo? Valentina Maran, che ansia! stai tranquilla e pensa alla salute che hai le idee un po’ confuse riguardo al metro di giudizio maschile 😉

  32. Antonella says:

    Complimenti a questa mamma che insegna alla propria figlia la libertà di essere esattamente ciò che è e ciò che vuole, giusto o sbagliato che sia.
    Complimenti a questa mamma che insegna alla propria figlia a non abbassare la testa e a farsi rispettare.
    Complimenti a questa mamma che insegna a difendere il proprio diritto di essere anche bella, oltre che tante altre cose.
    purtroppo è la cruda verità, viviamo in un mondo fatto di persone che ancora si fermano alle apparenze e ancora credono di poter imprigionare e far proprio ciò che è bello.
    Io ho labbra come la tua bambina e sin da quando ero bambina ho dovuto imparare a difenderle.
    Questo mondo è bellissimo, questa vita è bellissima, ma se non impariamo a farci rispettare, sa essere davvero tanto crudele.

  33. Bianca Maria Sammicheli says:

    In generale a me gli uomini non piacciono…non mi fido. Ne ho avuti solo due in vita mia (tra tre mesi mi sposo col secondo) e sono contenta di questo: Io ho deciso chi poteva stare con me e chi no. Ma non ha mai dovuto fare troppa selezione … gli uomini mi hanno sempre (e tutt’oggi lo fanno) scansato come la peste xD : troppo riservata poco incline ai dialoghi e in più non ho tutte quelle caratteristiche fanno della donna la donna così come la vogliono gli uomini. Questo mi ha salvata mi sa xD
    Non ho mai provato nulla di quello che viene descritto nella lettera…(a parte forse qualche commento per strada ) eppure mi vesto appariscente anche se non con cose troppo corte. Bo! Secondo me questo discorso sembra sia un modus difesa per le donne troppo belle . E quelle meno belle? Eppure spesso sono loro ad essere vittime di violenze. Parere mio …

  34. Chiara says:

    Possibile che nessuno o quasi capisca ciò che intende? Non riuscite proprio a non mettervi al centro di ogni discorso, vero? Non si parla qua di come TUTTI i maschi siano in un modo o di come o quando siano le donne a fare determinati commenti o ancora dei pensieri “terribili” della madre. Si parla di quelle esperienze che ogni donna nella sua vita vive, chi una-due volte, chi tutti i giorni. Di quando la sera se si cammina sole si corre via, nella speranza di non incontrare nessuno, di non beccare qualcuno con delle cattive intenzioni. E magari nessuno la insulterà direttamente con quelle parole, quando sarà più grande, ma vi assicuro che sono cose che in molti pensano, dicono tra loro, e non lo dico perché leggo nel pensiero, ma perché sento i discorsi anche di miei compagni di classe, sono le parole che usano per descrivere le ragazze a cui sono “interessati”. Cosa vi disturba tanto in una donna che dice la verità su come ancora certi comportamenti disgustosi siano diffusi? Cosa vi disturba ancora in una donna che liberamente sceglie di vivere la sua sessualità o in una che al contrario non vuole? Perché non riuscite, donne e uomini, a rispettare prima voi stessi e la vostra libertà piuttosto che degradare quella altrui?

    1. Gabriella says:

      Io sto ancora riflettendo su cosa mi disturba di questo post. Forse due cose, ma ci sto ancora riflettendo. La prima, che vedo troppe madri convinte che la figlia sarà una top model ultraterrena, che tutti le correranno dietro, e da come ha scritto leggo questo, non un: comunque sarai, sappi che sei una donna e ci saranno uomini del cacchio che ti guarderanno solo come oggetto sessuale. E sinceramente, sarà anche una scelta della figlia se farsi considerare così, perchè pure in questo non ci vedo nulla di male, se è una scelta consapevole. Poi, devo dire che mi sono stancata di vedere sempre il lato delle donne-femmine o che. Ho due figli maschi, devo preoccuparmi che finiscano nelle grinfie di qualche squilibrata che li prenderà in giro, ingannerà e altro, proprio usando le pulsioni sessuali che la nostra scoietà giustifica nell’uomo ma non nella donna? Vorrei si parlasse di cosa stanno diventando molte, moltissime donne, intente a misurare le performance dei maschi e a considerarli riproduttori più che uomini. Ecco, credo forse che nel post mi dia fastidio una aggressività che rende poco chiaro il messaggio, vedo che la maggior parte delle persone non lo sta leggendo (manco io, eh…).

  35. Daniela says:

    Il post è bello, bellissimo ma dal mio punto di vista il problema è che parli alla donna che sarà degli uomini che sono stati.
    Io da mamma sia di maschi che di femmine voglio essere fiduciosa che sapremo costruire un mondo fatto di gente libera e rispettosa: uomini o donne che siano.
    Non voglio partire sconfitta, consapevole che molto e’ nelle nostre mani prima di quelle degli altri.

    1. Luca says:

      Elisa, grazie. Ho provato lo stesso imbarazzo. Di più: se un giorno la figlia da grande leggerà le parole della madre, le dirà: «Mamma, ma che cazzo hai scritto?»

    2. Bingo says:

      Ma veramente. Mamma mia che roba triste e misera. Squallida oltremodo. E, aggravante, oltretutto scritto malissimo.

  36. Stefano says:

    che bel post….. vedrai , cambieremo questa mentalità assurda… ce la faremo. ma dovremo liberarci da tutta la repressione sessuale accumulata in migliaia di anni.

  37. Flux says:

    parole belle e forti ma c’è troppa rassegnazione, direi quasi ingiusta nei confronti di chi ha tutta la vita davanti, qui la scrittrice sta generalizzando attraverso la sua esperienza, che per quanto potrebbe rispecchiare effettivamente ciò che è stato e ciò che tutt’ora è, non penso possa avere così poca fiducia in quello che sarà, specialmente agli occhi di una figlia. La speranza che tra 10 -20 anni un’evoluzione sociale avvenga è d’obbligo, se ci si arrende a pensieri misantropici abbiamo perso in partenza.

  38. Giancarlo says:

    E figlia figlia non voglio che tu sia felice ma sempre contro finchè ti lasciano la voce.vorranno la foto col sorriso deficiente, diranno non devi urlare, sai, non serve a niente. E invece tu urla forte, la vita contro la morte.
    (Roberto Vecchioni . Figlia )

  39. Sergio says:

    Sono papá di una bimba di tre anni e pur sapendo che dovró insegnarle come difendersi da bulli e violenti, e un giorno come non offendersi per commenti troppo spinti, ritengo questo articolo, anzi, questa accozzaglia di pensieri deliranti, il frutto della frustrazione dell’autrice, che ancora adesso, da madre e moglie, deve provare vergogna e senso di colpa per come ha condotto la propria vita sentimentale e sessuale. Questa fissazione dei pompini poi é clamorosa. Hai tua figlia tra le braccia neonata e l’unica cosa che ti passa per la testa é “questa ha due labbra da pompinara”? Da uomo mi sono sentito offendere in mille modi: frocio, quattrocchi, puzzolente, sporco etc. Gli unici insulti che non mi scivolavano addosso e che mi ferivano sapete qual erano? Quelli in cui anche inconsciamente sapevo ci fosse un minimo di veritá. Amen

    1. Francesca says:

      Una donna ha il DIRITTO di sentirsi offesa se viene apostrofata con parole volgari e insulti. E tu questo diritto a sentirsi offesa dovresti insegnarlo a tua figlia, perché in un mondo che funziona con uomini che funzionano non esiste che ci sia una tale mancanza di rispetto e di libertà di una persona. A me veramente dispiace e fa rabbia vedere tutti questi commenti da voi uomini, fissati su quante volte abbia detto la parola ‘pompino’ questa madre. Vi nascondete dietro ad un dito, negando l’evidenza che appena vedete per strada una bella ragazza con un bel viso o delle belle labbra, voi non pensiate che si, un pompino da lei lo vorreste. Dato che non avete filtri poi, avete pure il coraggio di dirlo. E la donna non si deve offendere.
      Tu con il tuo post offendi platealmente le donne che hanno più libertà sessuale, perché l’autrice dovrebbe sentire vergogna per il suo passato? Da cosa lo capisco dal post? Dalla frequenza della parola pompino? Dal fatto che ha citato che ha avuto mani non richieste sul suo corpo? Bella visione ottusa.

      1. Enrico says:

        Francesca, la visione ottusa é la tua a dire il vero, espressa in un commento carico di violenza repressa e generalizzazioni. “voi donne” e “noi uomini”, cosa vuol dire? Che voi siete tutte uguali e lo stesso vale per noi? Esprimi una visione semplificata all’eccesso.

    2. irbi says:

      Sergio, io rispondo a te perchè mi sembri l’unico sensato.
      Ma se un pedofilo trova questo link e vede sta foto e tutto sto sproloquio sulla fellatio…?

    1. Francesca says:

      Guarda Claudio, credo che becchi male. Proprio questo tuo modo di parlare e quello che voi uomini dovreste smettere di usare e quello che questa madre sta cercando di far affrontare a sua figlia. Vergognati.

    2. Gaia says:

      Scusami Claudio invece volendo anche si…LIBERA pure di essere”amante della fellatio”SE LE FA PIACERE ESSERLO e libera di fregarsene di tutti gli epiteti degli invidiosi ,dei maschilisti e dei perbenisti.LIBERA DI RENDERE CONTO SOLO A SE STESSA E ALLA PROPRIA FELICITÀ

      1. puttaniere says:

        se una ama i pompini, ho tutto il diritto di giudicarla nei limiti della legge. Analogamente una donna puo’ chiamare un uomoputtaniere, o altro. Non vedo il problema.

  40. Melissa says:

    Ciao Valentina, mi chiamo Melissa e sono felice di aver letto le tue parole. Al contrario non mi sono soffermata sui commenti. Tranne su quello che sostiene che una mamma non incoraggia la propria figlia a fare la zoccola (o a fare pompini). Credo si trattasse di una donna (ottimo!). È una lettera piena d’amore, amore incondizionato e non limitato da stereotipi socioculturali. Cara Valentina, si deve lottare ancora un po’, forse, ma se la giovane generazione ha dalla sua genitori incoraggianti a cambiare le cose, di tempo ce ne vorrà meno. La Donna fa veramente paura, quella consapevole e sicura ancora di più ma, immagina, tutte le donne del mondo consapevoli e sicure? Il pompino in sé non è una cosa sporca, lo è la connotazione che uomini e, purtroppo, donne gli danno. Ma questo tu lo sai. La troiaggine l’ho vista altrove, senza scollature, con gambe coperte e labbra sottili. Per quelle carezze indesiderate spero che, in qualche modo, giustizia sia stata fatta. Anche se tua personale e solo verbale. Sono ottimista per il futuro. Sono sicura che sarà un mondo migliore. Le nostre figlie saranno migliori di noi, anche se io non ne ho ancora nessuna, purtroppo. Un abbraccio a te e alla tua splendida bambina dalle splendide labbra.

  41. Ha delle tinte forti, ma rispecchia purtroppo la realtà….io sinceramente non giudico la madre per quello che scrive, la scrittura esprime un pensiero, si fa portatrice di un messaggio, molti di voi però identificano l’autrice con l’io narrante e non sanno guardare oltre…..in poche parole io non credo che la signora dica alla figlia di essere destinata a essere chiamata succhia…, è un suo pensiero e una sua paura…..l’articolo vuole affermare in maniera forte e provocatoria un concetto di libertà. E di colpo ha fatto sì che voi con i vostri commenti avete svelato il vostro perbenismo, i vostri stereotipi, quelle donne che mi stanno tanto sulle scatole perchè vogliono essere e apparire virtuose….Le maschere son cadute.

  42. sara says:

    l’articolo poteva funzionare, seppur banale e ovvio, se non si fosse incentrato sulla bellezza. E’ presuntuoso credersi più soggette a vessazioni in quanto ‘belle’. Essere vittime di molestie non dipende dal modo in cui ti vesti o da quanto sei bella. Altro è un apprezzamento o uno sguardo che comunque, senza tante ipocrisie, credo che a ogni donna faccia piacere. Ancor più orribile è credersi libere in quanto libere di vestirsi o truccarsi in un certo modo. Se ci accontentiamo di così poco per credere di essere persone libere, tanto da inneggiare a questa presunta libertà, è triste. Sinceramente io la libertà la cerco in altri lidi vestita di foglie o con lo scafandro, è indifferente. Più che altro mi libererei dalle imposizioni della società dell’immagine che ha generato una evidente confusione tra bellezza e appariscenza.

  43. Alex E Kurtz says:

    Meriteresti che tua figlia restasse sola tutta la vita, magari perché quello che poteva essere l’uomo della sua vita non avrà osato avvicinarla temendo di cadere vittima di pregiudizi come questo.

  44. Blimunda says:

    Ti daranno della troia, ti desideranno: beata te.

    Non usciamo mai, proprio mai, dall’idea che il desiderio sia solo maschile e che per le donne il sesso sia quasi sempre violenza e imposizione.
    Ci mettiamo il prosciutto sugli occhi sulla frustrazione del desiderio femminile e sull’infelicità del non essere desiderate e viste. Sul fatto che ci tocchiamo anche noi, da sole, di notte.

    E una madre gongola perché la figlia sarà, secondo lei, in possesso dell’unico strumento di potere di cui potrà disporre. Ma ipocritamente, mentre gongola, sospirerà: ti daranno della troia.

    Chissà, questa nobile e lungimirante madre, se avrebbe mai scritto un articolo, per la figlia bruttina, intitolato, “Ti daranno della cessa”. Chissà. Ma quando meno si gongola, meno di impesta il web.

    1. ClotilTe says:

      Finalmente una che ragiona cazzo. Un bel primo piano delle labbra carnose, tutta felice, mentre descrive e inventa maldestramente un mondo cattivo. Così difficile dire che sei felice che tua figlia sarà gnocca? No, eh, meglio delirare ul maschilismo.

      P.s. ho le labbra carnose ma nessuno mi ha mai dato della troia.

  45. Brutto Vero says:

    E Johnny Red venne da noi e gettò le basi della Vera Bibbia:

    1) Conta solo il bel faccino
    2) Sotto una determinata soglia estetica per le donne sei uno scarafaggio o un lombrico strisciante
    3) Le ragazze “alternative” non esistono, tutte le donne vogliono solamente un uomo con il bel faccino, alcune ragazze dicono di cercare intelligenza e personalità in un uomo, ma mentono a loro stesse ed agli altri perché vogliono solo il bel faccino
    4) Le donne che scelgono un uomo non propriamente bello lo fanno solo perché non hanno altra scelta e dunque si “innamorano” inconsciamente di qualcuno alla loro portata, sapendo già a priori che sarebbero scartate e persino derise dai fighi
    5) La bruttezza è un vero e proprio handicap
    6) Un belloccio cucca anche se sta fermo e non dice una parola, sarà la donna stessa a mandargli segnali di interesse, anche palesi; un belloccio può davvero permettersi il lusso di starsene fermo in un angolo buio di un locale senza far nulla ed aspettare gli inevitabili segnali che se poi non recepisce è solo perché è un idiota patentato
    7) Un belloccio storpio e/o ritardato sarà sempre preferito dalle donne rispetto a un bruttino normale
    8) Sotto una certa soglia estetica i brutti cominciano a sembrare malati mentali
    9) Le donne preferiscono fare sesso con i cani piuttosto che con uomini brutti
    10) Far ridere le donne non serve a conquistarle, perché esse scelgono il partner solo in base alle sembianze fisiche; se sei brutto e le fai ridere al massimo ti vedranno come amichetto simpaticone, ma non certo come potenziale partner

  46. Nicola says:

    Che schifo. Un articolo di una mamma presuntuosa che, piuttosto di educare sua figlia prova ad educare la società. Lascia pure “liberi” i tuoi figli ma aspettati che altre madri facciano altrettanto. Forse ad oggi potresti avere ragione ma tra dieci anni sarà ancora così? Beh ovvio, se educate così i vostri figli in questo modo saranno da così a peggio. Quello che ti consiglio è, se proprio devi scrivere, di fare qualche articolo sul come educhi tua figlia e di come con la giusta educazione queste cosa si possano evitare. Anche la libertà, per quanto possa sembrare un ossimoro, ha delle restrizioni.
    “La mia libertà finisce dove comincia la vostra” M.L.King

    1. Francy C. says:

      Signora, lei ha preso in braccia sua figlia e la prima cosa che pensato (lei, signora. Non gli altri!) è stata “Ha le labbra da pompinara!”

      Signora, lei pubblica una foto delle labbra, presumibilmente di sua figlia che è ancora una bambina.

      Signora, nel suo articolo lei fa continui riferimenti alla futura vita sessuale di sua figlia. Una bambina lei se la immagina già grande dedita a succhiare un cazzo nell’intimità della sua camera da letto o dentro una macchina oppure ovunque le vada.

      Ma non si rende conto di quanto è schifosamente perverso tutto questo?

      Tutte le cose giuste scritte nell’articolo sono coperte, anzi, sommerse dalla morbosità che dà il via a tutto: una madre che vede la propria bambina e se la immagina già grande a fare le cose dei grandi.

      Faccia una cosa buona per sua figlia: vada da uno psicoterapeuta.

  47. irbi says:

    Dunque…
    Non discuto il post, anche perchè sarebbe molesto dirti come devi percepire le cose.
    Però mi chiedo.. è la foto di tua figlia quella?
    Non trovi che potrebbe anche essere sovraesposizione mettere una sua foto su quel testo?
    Io fossi in te metterei una foto a caso dal web specificando che non si tratta di tua figlia, e in secondo luogo sospenderei dalla pubblica lettura il post da quando saprà leggere a quando potrebbe capire le tue parole.
    Sai, i bambini sono sensibili, lo dico per esperienza: leggere determinate cose potrebbe urtarne la sensibilità…

  48. paola says:

    Ma vai a cagare Valentina Maran. Ad una persona normale mai verrebbe in mente guardando la bellezza della propria figlia una cosa del genere. Solo se sei malato, perverso, maniacale oppurre…se proprio non sai come far parlare di te allora ti fai venire in mente di scrivere ‘ste merdate (con foto annessa tra l’altro che la dice lunga).

  49. Amy says:

    Occhio a non proiettare questioni proprie sui figli. Al momento opportuno , se dovesse succedere, se ne parlerà. Magari invece a lei non capiterà. Me lo auguro….

  50. ros says:

    Vorrei tanto avere avuto una madre come te. Perché era la mia madre la prima a sessualizare il mio corpicino di bambina, a darmi della troia per la gonna troppo corta, a criticare le vicine con i tacchi alti o quelle truccate. Ti ringrazio tanto in nome della tua figlia che non arriverà mai a sapere quanto buona madre sei, perché non habrá il riferimento di una cattiva. Grazie, grazie e mille grazie.

  51. Marilena says:

    Quante crudeltà che ti hanno scritto. Quante cattiverie. Quante ingiustizie.
    Quante cose che non hanno capito. Quanti equivoci. Quanti pregiudizi.
    Solo perché la tua bambina ha la bocca da bambola, e mostrarla per te è solo motivo d’orgoglio.
    Solo perché hai amato così profondamente tua figlia, fin dal primo istante, e con tale lungimiranza, che hai saputo conoscere con uno sguardo quali saranno le sue sofferenze.
    Solo perché hai scritto che fará bene ad arrabbiarsi. Sì, farà bene. Avrá ragione. Non ci sará donna repressa o frustrata che potrá uccidere questo diritto.

    Le daranno della troia.
    Ti hanno dato della perversa. Malata di mente. Pazza. Ti hanno dato della morbosa.
    E questo perché tua figlia è bella. Tu lo sai. Solo perché tua figlia crescerà. Tu lo sai. Solo perché tua figlia sará donna. Tu lo sai.
    Le daranno della troia, perché lo fanno con tutte. Brutte e belle. Le daranno della troia perché é più facile. A tratti, si sentirá una troia. E solo perché vorrá conoscere un uomo ma non per più di una notte, o solo perché riuscirá a donare amore anche a due ragazzi al contempo, se vorrà. Le daranno della troia, è vero. Tu lo sai.
    Queste donne non capiscono. Questi uomini neppure, ma da loro quasi lo capiamo. A loro mai nessuno ha detto o mai dirà, nel vederli mangiare un gelato, “lascia stare quel cono e vienimi a leccare qualcos’altro”. Mai nessuno di loro si sentirá dire “ma come ti vesti!” o “vatti a coprire!”. E questo accade, si sa, forse non a tutte le donne, ma accade. Forse lo avete solo dimenticato, o donne che denigrate questa madre, ma la mano di un ragazzo sul vostro sedere l’avete avuta, incerte, perché non eravate certe di volerla, ma, insomma, “non fare la verginella!”. Anche un bacio che avete ricevuto per cui poi avete pianto, se aveste avuto tempo non lo avreste accettato, “ma lui ha preso il sopravvento”.
    Ed è vero, succede, e le daranno della troia. Ma non lo sarà, non lo sará mai, neppure qualora decidesse di darla a chi vuole, due in un giorno, due al contempo. Non lo sarà. Sará solo se stessa. Con le sue belle labbra. Il suo rossetto rosso, più rosso, più rosso. Con la sua gonna corta. Di più. Di più. Di più. Non lo sarà. Lasciatela stare. E lasciate stare sua madre. Lasciatela in pace, non è una pervertita. È solo una madre. Ha amato sua figlia dal primo istante. E ha visto quanto era bella. L’avrebbe visto chiunque, lei lo sapeva. E le avrebbero dato della troia. Lei lo sapeva. Ma non lo sarà.
    E lei non è una malata di mente.
    Non lo é.
    Non lo sei. Tu lo sai.
    Perché hai visto tua figlia e sei stata donna, ancor prima che madre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.