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La gatta morta è sempre più viva.

“Cioè… ha tutto quel suo modo di fare la gatta…”
La conosce anche lui.
Sa che l’ultima volta mi ha dato fastidio il modo di fare di lei.
Ha notato benissimo il modo che ha di porsi con gli uomini. Che ha avuto anche con lui.
E’ fatta così: ogni occasione è buona per fare battutine.
Sorride sempre, ammicca, è sempre la prima ad attaccar discorso.
E’ lei che l’altra volta ha agganciato lui ricordandogli dove si erano visti l’ultima volta.
E’ stata lei a fare deliziosamente l’offesa perché lui non aveva in mente chi fosse.

E’ lei che poi mi viene a dire “ah, però, il tuo amico…”

Lei ha un sacco di amici maschi. Tantissimi.
Alcuni me li ha fatti conoscere.
Le muoiono tutti dietro.
Hanno tutti quel fare da cane al guinzaglio, da storia inespressa, da speranza ancora viva.
Ce li ha tutti così.
E io sinceramente non credo che lei non lo sappia.

Non può far finta di non sapere quello che fa.
Un po’ mi annoia, un po’ mi fa tristezza questa sua necessità di piacere.
La necessità della conferma.

Lei deve piacere.
Lei deve sentirsi addosso quello sguardo, quello che parte dal basso verso l’alto.
Quella carrellata in slow motion che le fanno partire dalle caviglie fino a su.

Io dico a lui che non capisco il perché di questa cosa.
Lui mi risponde “una donna che vuole piacere ha già vinto metà della battaglia. A un uomo piace una donna che fa di tutto per piacergli. ”
“Ho capito! Ma lei lo fa con chiunque! Mi sembra disonesto, non trovi? Li tira scemi e poi non ci fa nulla. O quasi”.

“Io non sopporterei una così”

Questo è vero. Infatti sono io la tua amica. Non lei.
E aggiunge:
“ E poi lei ha il naso da pompini”.
Già.
E ancora non so se sia un pregio o meno.

Beh. Però, conoscendola, nuda sono meglio io.
Comunque.

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  1. Giulia says:

    L’ultima volta che ho deciso di avere questo problema, era circa dieci anni fa. Avevo una compagna d’appartamento con una disfunzione alla tiroide che la rendeva magrissima e tettona. Mangiava in maniera disordinatissima e non ingrassava. Aveva una gran chioma di capelli biondi e un sensualissimo accento messinese.
    Gli uomini nei locali mi fermavano perché io gliela presentassi. Io ovviamente li trattavo malissimo, ma dentro mi rodevo a morte.

    E’ stata l’ultima volta, appunto.
    Non perché non abbia più avuto intorno donne più seducenti di me, o più gatte morte, o più quello che vuoi: in ogni caso, sessualmente competitive. Ma perché quell’orrido rodimento mi ha fatto riflettere: perché mai dovevo competere? A che pro? Perché sprecare energie mentali nel tentativo di affermarmi come più figa di un’altra? Non sto al mondo per essere figa. Sto al mondo per godermi il mondo e partecipare al mondo, con tutto quello che so dare in termini umani e intellettuali.

    Questa competizione fra donne ci ruba energia, ci affossa, ci impedisce di affermarci come esseri umani. Abbandonarla è stata la cosa più intelligente che io abbia mai fatto.

  2. katya says:

    Sono molto anonima come persona, ma mi piace avere belle amiche. Non sono per niente invidiosa, non lo sono mai stata,mi piacerebbe essere più bella,ma non ne faccio una colpa a quelle che lo sono.
    Certo forse parlo perchè le mie(belle) amiche non se la tirano, in effetti loro non sono delle gatte morte!!
    Sicuramente una gatta morta come quella descritta da Valentina, non rientrerebbe nella categoria AMICHE!!Non sarebbe abbastanza bella dentro!!
    ciao

  3. michela says:

    ho un problema di fisiognomica che devo assolutamente risolvere. Vi prego, ridete della mia mancanza ed eruditemi: anch’io voglio riconoscere un naso da pompini! (ché può sempre tornarmi utile)

  4. joshua says:

    ma cosa serve il naso per i pompini?? (devono esistere delle vere artiste, al mondo, accidenti.. tipo gente che fa delle note multiple, diplofonie o triplofonie, come Demetrio Stratos…)

  5. PEr giulia e Katia:
    La mia non è gelosia per la bellezza: è rabbia per il codice di comportamento.

    E’ deludente che per sentirsi alla pari una ragazza (che comunque giudico in gamba, eh! E’ intelligente e Il suo lavoro lo sa fare bene) debba per forza utilizzare solo quel codice.
    Mi fa rabbia che proponga solo quello nel suo rapporto con gli uomini.
    E mi fa tristezza che questi si prestino al gioco.
    Possibile che non ci si sposti da questi schemi?

    Trovo fastidioso il codice di seduzione sempre e comunque.
    Non è onesto nei confronti del maschio che poi si attacca a delle aspettative inutili. E lo trovo stupido da parte sua perché perde l’occasione di essere osservata più a fondo.

    Per Michela e joshua:
    non ve lo spiego: vi lascio riflettere!

  6. sonoapparsoallamadonna says:

    ci vedo molto di autobiografico in questo post. pare una proiezione del proprio io in versione sculettante acchiappamaschi, in fondo quello che tu fai con certi tuoi post ammiccanti e provocanti certamente più elaborati intellettualmente ma …stesso target.
    marketing applicato alla propria persona e sessualità, deformazione professionale?
    per certi versi mi sovviene il personaggio di faye dunaway in quinto potere ……….profonda tristezza

  7. Lucenera says:

    Cara valentina credo che ai "maschi"interessi approfondire o almeno nn come pensi tu,inoltre gli uomini hanno capacità di ripresa incredibili,tutto è leggero per loro,dio solo sa come caspita fanno..

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