Che fine fa l’amore che pensavamo di provare?
Che fine fa quello che pensavamo provassero gli altri?

Non ho una data di fine.

Non so neanche dire quando è cominciato il declino e perché.
So solo che non capisco.

Non so il perché di quel rimandare di continuo.
Non so il perché di quel non dire. Il negare.

Non so tutti quei “adesso non ho tempo, ti richiamo io”.
“la prossima settimana… forse”

Io non ho chiamato più.
In memoria ho solo una telefonata non risposta e un messaggio di auguri di natale, di quelli che faresti pure a tua zia.
Cancellerò anche quelli.

Se ci si arrende subito non era amore.

Se si è arreso subito è perché non gli piacevo abbastanza.

In questi mesi nient’altro.
In questi mesi è stato tutto il silenzio dell’orgoglio.
Io non ti cerco più.
Io non voglio più sapere niente di te.
Lo sai: io tutti i giorni leggo il tuo oroscopo e spero che tutto ti vada male.

Io non ti perdono per avermi detto “ti voglio bene” e per aver dimostrato in modo così subdolo che non era vero.
Non me lo sono meritato d’essere trattata così.

Non me lo sono meritato.

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  1. Anonimo says:

    caspita valentina! hai saputo esprimere quel dolore che ci prende quando una persona esce dalla nostra vita in modo ….incomprensibile! brava! bravissima! mi domando se ciò che hai scritto ti è relamente accaduto, o se invece riesci a racchuidere nei tuoi scritti quello che magari ti suggeriamo noi lettori.
    brava, un bacio Paola

  2. roberto says:

    care ragazze, non so cosa mi inorridisce di più! le parole di valentina maran o i commenti lasciati (tipo i complimenti di paola)????!!!!

    una persona che dice :
    “Lo sai: io tutti i giorni leggo il tuo oroscopo e spero che tutto ti vada male”

    merita questo, e anche altro. Forse ciò che ti è accaduto te lo sei invece proprio meritata! un uomo lo sente chi ha di fornte … e se oggi riesci a leggere un oroscopo sperando il male dell’altro, significa che tu sei questo… e quindi evviva se sei davvero stata mollata senza spiegazioni! te lo sei meritata… eccome!!!!

    ciao rob

  3. Laura says:

    Non ho parole… Mi rispecchio in ogni singola frase che hai scritto, in questo momento so esattamente cosa significa tutto questo. Che sia l’amore tra un uomo e una donna, che sia l’amore tra due amici, il silenzio della fine lascia un vuoto sconfinato dentro. Le parole (vane) o le promesse fatte e mai mantenute ti fanno sentire solo calpestato: senti di aver dedicato te stesso, tutto te stesso, al nulla. D’improvviso lo vedi chiaramente e te ne devi fare una ragione. Dolorosamente.
    ps. anche io leggo il suo oroscopo, ma (non so perchè davvero) non riesco ad augurargli del male, nonostante tutto…
    ps2. Roberto prova a rileggere meglio questo post…

  4. roberto says:

    laura, ho letto già con attenzione il blog. attendo solo che l’autrice dica lasua… vdiamo se anch equetsa volta riesce a girare la frittata a suo favore! è solo brava in questo…. ma del resto è capibile: chi riuscirebbe ad ammettere di essere una persona arida e cattiva e del tipo “faccio quetso solo perchè almeno riceverò quello”?

    laura, tu stessa hai ammesso che leggi un oroscopo ma che non auguri a nessuno il dolore. valentina maran invece fa l’opposto! a lei la parola.

    rob

  5. Anonimo says:

    Nella testa “Vai in africa celestino” di De Gregori..
    Leggo roba qua e là e unisco idee e immagini da qualche giorno..periodo confuso di cui ho perso la profondità.
    Pregi e difetti di non dover timbrare..
    Pezzi di lacrime pezzi di persone..
    Penso al post dei voti ai piccoli alunni, nipoti, figli, bambini.
    Guardo il mio gatto sessopeloso che si lecca e sputacchia mazzetti bianchi stroncati dall’ultima notte brava..
    Pezzi di plastica pezzi di artigli..
    Amori, delusioni, roba dimenticata così tanto che mi vien da parlarne…
    Quadro clinico di un trentenne che si accorge di essere cresciuto, e convinto di saperne si accorge che più sai, e più sai di non sapere..
    Fosse solo retorica..
    Pezzi di occhi che si guardano indietro…
    Voti alti illudono i bambini ma veline ed emilio fede confondono me su quanto serva “valere” qualcosa… Tanto da doverlo scrivere tra virgolette..
    Mi sembra di capire che non ci sia da giudicare.
    Non possiamo sapere delle vite altrui.
    Uno più bravo avrebbe espresso il concetto consigliando ai puri di scagliare le pietre per primi.
    E un’altro avrebbe detto “ognuno è fabbro delle sue sconfitte ognuno merita il suo destino…chiudi gli occhi e vai in Africa Celestino”…
    Anonimoacido Michele

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