Capita di conoscere gente in rete.
Capita di scambiarsi mail, numeri di telefono.
Capita di diventare amici, spartirsi storie, musica.
Capita di sentirsi.

Poi a un certo punto capita di non sentirsi più.
Per un po’ troppo tempo.

Allora cerchi nei numeri di telefono perché ti si è fulminato l’hard disk e hai perso tutto: le sue mail, le sue foto, i suoi racconti.
Hai solo un cellulare al quale non risponde nessuno.
Hai solo una mail alla quale non risponde più.
Hai solo il ricordo del lavoro che faceva, ma anche a chiedere informazioni nessuno ti dice niente.

Passi mesi senza risposta.
E speri di avere la sensazione sbagliata.

Poi un giorno capita di ricevere una mail.
Proprio da quell’indirizzo.

E lui ti spiega che capita di stare male:
capita di avere un aneurisma, che ti annulla il mondo attorno, che ti fa perdere le coordinate, che ti annebbia ogni sensazione.

Capita che l’interruttore a un certo punto scatti su OFF.

A lui è capitato.

Già.
Capita.

Punto e basta.

Me per fortuna capita anche di stare meglio. Di ritrovare gli indirizzi, le persone, le facce.

Capita anche di sentirsi dedicare un pezzo su un blog.
Tipo questo.
Alessandro, bentornato nella mia vita.
(e anche nella tua!)

Ti faccio ciao ciao da qui, con la manina.

Meno male che sei tornato.
Ho sentito la mancanza.

🙂

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