– Quanti anni hai detto che compie Alice?
– Due
– Cosa stai cercando?
– Non lo so… un gioco
– Regalale una barbie.
– No, è sessista.
– Guarda c’è la piccola veterinaria!
– …
– Uh, che carino! C’è il mocho vileda e la scopettina! E il carrellino per la spesa!
– Lasciamo perdere…
– Beh, altrimenti puoi comprarle dei trucchi, le prendi una bella borsettina e la riempi di quelle cose.
– A due anni?!

Mi giro verso lo scaffale dei maschi: un tripudio di fucili sparasparaammazzaammazza, avventure fantastiche, mostri, cavalli, isole da scoprire.
Torno allo scaffale rosa confetto.

– Altrimenti c’è sempre il ciccio bello che piange!
– E cccheppalle! Deve per forza prendersi cura di qualcuno? Ma non c’è un bel fucile femminista?

  1. emi says:

    invece ricorda che pe runa bambina poter giocare a fare la mamma ecc ecc è piacevole. uff VAle… ma perchè sempre così tanto rigida anche su queste cose intendo. Ti leggo spesso…ma ora inizi a stancarmi. Lacia che le bimbe giochino aprendersi cura di qualcuno… non vederci subito un dramma! Ridimensiona questo tuo femminismo… discutibile, tra la'ltro. E semmai diciamo no allo scaffale pieno di armi!
    ciao, Emi

  2. valentina says:

    Ci vedo un dramma se la cura è imposta da giochi sessisti, se tutto è modellato secondo un'immagine del femminile preposta alla compassione, alla cura, all'essere asservite.
    Il vero dramma è pensare che alle femmine piaccia così.
    Ma è da quando siamo nate che ci bombardano con queste notizie esplicite ed implicite.
    Mai letto "Ancora dalla parte delle bambine"?
    è straordinario.

  3. Anonimo says:

    Ciao, tra le altre "cose" ho un figlio di 5 anni e ti confermo la delusione ripetuta nel tempo riguardo la scelta dei giocattoli.
    Controcorrente gli ho regalato un cicciobello e relativo passeggino. Gli è piaciuto molto! Vedessi le facce sbalordite per strada quando lo porta a passeggio! Anche questa è discriminazione. Al piccolo regalo di tutto, che sia inteso come gioco maschile o femminile non importa; ha anche una bellissima cucinina in legno, figurati. Avrei fatto lo stesso con una bambina, evitando accuratamente il rosa, lo odio! Impresa ardua ma non impossibile.
    Anna

  4. Anonimo says:

    Io non so… ma a volte leggendo questi blog ho un po' la sensazione che ci si butti così a capofitto sfogando tanto del proprio personake vissuto.. e un po' forse si generalizza si giudica si discrimina. io sono mamma. ho un maschietto e ho una femminuccia. ma è chiaro che alla piccola regalo pure il mini ferro da stiro (mommenti unici quelli dove mi imita alla stiratrice) e al piccolo regalo mostri e c. ma non divido mai in due il modello educativo. anche il maschio impugna il ferro e anche alui insegniamo l'arte di dedicarsi e pendersi cura delle cose e delle persone. a me sembra che ci sia questa rivendiaczione di femministe qui dentro un po' eccessiva. guardate che avere una figlia (e un figlio) che sanno essere sensibili e sanno riconoscere (magari quando saranno più grandi) il doverso e volersi dedicare agli altri non è un male. come mai qui dentro si continua ad essere così rigidi? datemi spiegazioni davvero. io non credo che una femmian che si dedica e che fa la mamma già d apiccina sia male. importante è insegnare a lei a non confondere la dedizione con l'annnllamento. e lo stesso vael pe ri maschi. dai.. proviamo a vivere così. altrimenti si va un po' contro natura.

  5. Anonimo says:

    Ciao anonimohadetto mamma di due piccoli.
    Hai lasciato un commento che mi garba parecchio.
    Anche io non apprezzo eccessivamente questo femminismo un pò estremo (e che trovo abbia effetto opposto a quello che vorrebbe).
    Però c'è spazio per tutti, per cui nessun problema.
    In particolare condivido il punto in cui spieghi che l'importante nell'educazione sia educare, e educare a dedicarsi senza annullarsi.
    Mi è proprio piaciuto il tuo post.
    Anonimoacidomichele.

  6. Panzallaria says:

    secondo me non è questione di "femminismo" estremo. Nemmeno di femminismo se è per questo. E' una questione di stereotipi rigidi e duri a morire che incatenano le bambine in un ruolo e i bambini in un altro, prevedendo gli sviluppi futuri. Più di una volta mi è capitato di assistere a scenette al parco, di mamme che sgridano i figli maschi perché giocano con i pentolini. Nell'evoluta Bologna. Mi chiedo se poi non saranno le stesse madri che tra 15 anni lamenteranno che i figli maschi non fanno nulla in casa (perché è da femmine). Per altro, viceversa, mi è capitato di assistere a scene di bambine che vengono sconsigliate dal salire sugli alberi perché "non è da principessa". Visioni granitiche che ci inchiavardano agli anni 50 e di certo non permettono alle persone di svilupparsi secondo le mille sfumature di cui dovrebbe essere fatto chiunque.
    Secondo me il post di Valentina è una bella riflessione.
    Mi fa pensare, per altro, alla politica di Bush (che non ci ha fatto tanto bene) il quale sosteneva che o si era con lui (e la guerra) o con il terrorismo. Nell'eterna dicotomia che ci impoverisce tutti

  7. Annachiara says:

    Io vorrei dire che il cambiamento arriva da noi. Io faccio pochi regali alle mie figlie, ma se devo, vado in quei negozi che vendono cose di legno, tipo la città del sole, dove si trovano giocattoli che stimolano fantasia e creatività, che credo sia la cosa principale per un bambino. Le scopette che regalarono a mia figlia le ho fatte sparire presto, così come la macchina da cucire. Ma insomma, la cesta delle barbie ce l'hanno e spesso guardano le winx e sinceramente non mi pare che sia disdicevole. Come tutte le cose bisogna trovare un giusto mezzo e ricordarsi che i bambini sono anche molto mimetici con i comportamenti degli adulti….

  8. Pris says:

    Da piccola mi regalavano di tutto, tranne armi e non perchè sono una femmina. Credo non me le avrebbero regalate lo stesso. Ho giocato con le bambole e con le barbie, ma in genere mi annoiavo presto e passavo alle costruzioni. Sono scelte. Quello che scrive Valentina è molto più di un'impostazione meramente ideologica: si tratta di rifiutare l'idea che un bambino o una bambina possano subire rigidi condizionamenti da quando sono piccoli. Se non lo avessi segnalato tu nel tuo commento, avrei consigliato io di leggere "Dalla parte delle bambine". Insomma, non è che sia vietato regalare una bambola o il dolce forno (c'è ancora???), basta che non sia l'unica tipologia di gioco ammesso per una bambina. Basta che fin da piccola non le si inculchi l'idea che in quanto femmina la sua unica e possibile realizzazione nella vita sia la maternità. Potrà essere una sua decisione? Potrà essere una delle cose che diventerà e non l'unica scelta forzata che avrà di fronte a sé?

  9. Anonimo says:

    Il problema spesso è anche il contrario.
    Provate a regalare la l'asse da stiro, il mocio e cicciobello a un maschio, vedrete le facce scandalizzate della maggior parte dei conoscenti.
    Mary

  10. Chiara says:

    Questi giocattoli, servono solo educare le bambine a svolgere, con passione le quelle che sono generalmente le mansioni femminili svolte dalle casalinghe: Lavare, fare il buncato cucinare, spazzare, pulire, allevare i figli, spolverare, ecc… Ma soprattutto alla sensibilità, all'educazione e alla grazzia. Non ci vedo niente di male e la natura femminile! Siamo donne o no? Consiglio comprate alle bambine giocattoli femminili in modo da guidarle alla femminilità…

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